biografia

BIOGRAFIA

Lorenzo Pelosini nasce a Cecina il 4 giugno 1990.

Fin dalla tenera età si interessa a Letteratura e Cinema, in particolare alla regia.  A 8 anni esordisce nel mondo dello spettacolo come attore e imitatore.  A 14 scrive il suo primo romanzo, Il Volo del Falco, con la prefazione del Premio Oscar John Irving.  A 19 produce il suo primo cortometraggio, L’Ultimo Notturno.  Nel 2011 si diploma col massimo dei voti all’Accademia di Cinema Griffith, dove dirige Il Cuore Rivelatore e YOU,MAN.  In seguito recensisce film per EMPIRE Magazine, scrive un lungometraggio, gira una webfiction e lavora coi bambini della scuola primaria in un progetto di introduzione al Cinema e alla Letteratura Inglese.  Nel 2014 è stato ammesso alla University of Southern California di Hollywood, alma mater di Robert Zemeckis e George Lucas.  Sempre a 19 anni inizia la prima stesura di RIVER RUNNER – Il Filo d’oro, primo capitolo della saga.

 

 

LA REGIA

“Nel mio primo ricordo, ho due anni. Guardo la tv, quando a un tratto l’auto nello schermo emette uno sbuffo di fumo, piega le ruote e si solleva da terra. Decolla in un lampo di reattori, fa una manovra e si lancia contro lo schermo, che quasi penso che ora mi entrerà in salotto (e un po’ è vero). Dissi dentro di me: <Non so cos’è, ma voglio farne parte.>”

“Da piccolo ricostruivo le scene dei film ovunque: con le Lego, le Micro Machines, in casa, in giardino, assoldando gli amici al parco giochi a cui assegnavo ruoli, ero gioiosamente ossessionato dal portare il più possibile quelle storie da questa parte dello schermo. Dopo un po’, mi venne voglia (e bisogno, proprio come chi passa dalle droghe leggere alle pesanti) di farlo su larga scala. Orson Welles diceva che un set cinematografico è il miglior trenino elettrico che un uomo adulto possa ricevere. Fu questo a muovermi.”

Lorenzo inizia i suoi primi esperimenti con la camera a 15 anni, con una vecchia sony handycam e un gruppo di amici. Esordisce nell’ambito professionale con L’Ultimo Notturno, per il quale vince un premio alla Mostra del Cinema Europeo e si aggiudica una borsa di studio per la UCLA classificandosi terzo fra i giovani di tutta Europa. Ma il progetto naufraga per problemi di stanziamenti e Lorenzo, dopo aver diretto con gli amici un goliardico omaggio al film Matrix, si dirige a Roma dove si diploma all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith col massimo dei voti dopo aver diretto Il Cuore RivelatoreYOU,MAN. Nell’anno seguente inizia la collaborazione con il collega, coinquilino e amico fraterno Raffele Rispoli. I due scrivono dapprima un lungometraggio che presentano alla Cattleya e alla Fandango, poi si dedicano alla scrittura e co-regia della webfiction umoristica Interferenze di cui girano il pilot che propongono a Sky.

“Era il periodo più incerto della nostra vita, non avevamo un lavoro e cercavamo di costruirci una nicchia felice in una città nuova. Insieme la trasformammo in un epoca da ricordare. Raffaele è stato la cosa più vicina a un fratello che io abbia mai avuto, la parte razionale che mi sarebbe sempre servita, un mentore come K di Men in Black. Discutevamo di tutto, dalle migliori puntate dei Simpson alle possibilità di un qualche Aldilà, fra filosofia e una puntata di The Big Bang Theory, avvolti dalla venerazione per Spielberg, che sembrava quasi ascoltarci in silenzio dalla sedia vuota mentre blateravamo per ore. La differenza è che, mentre io parlavo, Raffaele si ricordava di ricordarmi di buttare la pasta che agitavo come una bacchetta da compositore. In cucina, sulla presa d’aria sopra i fornelli avevamo attaccato una K, e a chi ce lo chiedeva, rispondevamo: <E’ la “cappa” della cucina!> E’ così che lo ricordo: la K di Casa Balduina.”

Un anno e mezzo dopo, le circostanze spingono Lorenzo ad abbandonare Roma per cercare di venire ammesso alla USC di Hollywood per poter finalmente abbracciare il suo vero sogno: girare quei film che in Italia non sarebbero possibili. Nel frattempo, gira un documentario per il famoso musicista Ramin Bahrami e lavora coi bambini della scuola primaria girando due corti: Money or no moneyAfter forever after.

“Più di tutto, mi hanno ricordato che lo scopo del lavoro che faccio è tener vivi i bambini. Se superano gli undici anni senza ricordarsi più come si fa a inventarsi una storia coi Lego, il resto è solo palliativo.”

Dopo anni di duro lavoro, affiancato dalla famiglia, riesce ad essere ammesso alla prestigiosa School of Cinematic Arts della USC, alma mater di alcuni dei suoi maestri quali Robert Zemeckis e George Lucas e attualmente finanziata e amministrata dallo stesso Spielberg.

“Sono cresciuto coi film di Spielberg e Zemeckis senza sapere che fossero loro le menti dietro la macchina (o quale fosse la differenza precisa tra Cinema e realtà). Vivevo di DeLorean, cappelli da archeologo e pezzi di ferraglia che facevano “la Rotta Kessel in meno di 12 parsec”, finché crescendo capii che tutti i miei miti avevano gli stessi dei ed eroi come protagonisti. Poi arrivò Peter Jackson, col Signore degli Anelli, e tutto cambiò: il mondo si riaprì al fantasy, i nerd uscirono dalle loro caverne da hobbit e iniziarono ad affermarsi con orgoglio e io iniziai a interessarmi seriamente a come si gira un film.”

“Durante il nostro primo incontro, Antonio Monda mi disse: <Questo è un lavoro che puoi fare solo nel caso in cui se non lo fai, muori. Solo se ne sei innamorato come di una donna.> Conoscevo questa realtà, ma le sue parole mi fecero ricordare perché ero stato un idiota a pensare di poter fare qualcos’altro.”

 

 

LA RECITAZIONE

“Da piccolo volevo fare l’attore, anche se in realtà, quello che avevo in mente all’epoca era diventare i personaggi che amavo. Non mi interessava davvero recitare: volevo vivere le loro avventure.”

Lorenzo esordisce nel mondo dello spettacolo a 8 anni, entrando a far parte dello staff d’animazione Crazy Colors durante una crociera in cui lavoravano anche i suoi genitori. Da tempo conosceva a memoria i monologhi comici di diversi attori, specialmente Panariello, così inizia a la sua carriera di imitatore e in seguito di attore comico. Nei quattro anni successivi, sviluppa suoi propri monologhi e si esibisce con costanza ogni estate più volte a settimana nei villaggi Dephina, interpretando anche il ruolo di protagonista nei musical per ragazzi tratti da show come Grease Aggiungi un posto a tavola fino a impersonare Harry Potter negli spettacoli di apertura di una crociera invernale, ruolo per il quale riceve il suo primo vero stipendio. In seguito frequenta corsi di teatro dentro e fuori le strutture scolastiche, finché il suo interesse si sposta lentamente verso la regia. A 18 anni interpreta un ruolo da protagonista nella commedia La Torre e in seguito da comprimario in Una, Nessuna, Centomila. In L’Ultimo Notturno, suo cortometraggio d’esordio come regista e sceneggiatore, interpreta il protagonista affiancato dalla sua ragazza dell’epoca. Nel 2010 lavora come figurante in La Passione di Carlo Mazzacurati. “Mi diverte ancora recitare, ma lo faccio soprattutto per far ridere gli amici (cosa che volente o nolente mi riesce sempre) o per interagire con gli attori che dirigo. Per il resto, il mio posto è dietro la camera.”